The Game

(DT)
The Game
Eine optische und interaktive Auseinandersetzung mit dem Thema Spiel, in, mit und um Gegenwartskunst.

Eröffnung 22. 9. 2017, 19.30 Uhr
Kunsthalle West Lana (BZ – Italien)

Walter Battisti, Walter Blaas/Werner Wallnöfer (Double uu), Armin Blasbichler, Francesco Bocchini, Julia Bornefeld, Arnold Mario Dall’O, Aron Demetz, Hannes Egger/Denis Isaia, Ulrich Egger, Michael Fliri, Irene Hopfgartner, Hubert Kostner, Cornelia Lochmann, Moradavaga (Eccli, Leitão), Judith Neunhaeuserer, Laurina Paperina, Massimiliano Pelletti, Christian Piffrader, Antonio Riello, Anna Scalfi, Markus Vallazza, Andreas Zingerle, Walking Chair

Kuratiert von Lisa Trockner

Das Leben ist ein Spiel, und wer es recht zu spielen weiß, gelangt ans große Ziel … sang die Jugend der Wandervogelbewegung bereits Anfang des vergangenen Jahrhunderts. Der Leitsatz, spielerisch das Leben zu meistern, ist heute mehr denn je bezeichnend. Im Zuge der Digitalisierung haben sich neue Formen des Spielens entwickelt und sind tief in nahezu allen gesellschaftlichen, sozialen und wirtschaftlichen Bereichen vorgedrungen und sind längst kein Kinderspiel, sondern Marktstrategie: Gamification ist in Wirtschaft und Forschung der Gegenwart Antriebsmotor. Unternehmen setzen auf spielerische Konzepte, wie Punktesysteme, um Mitarbeiter zu motivieren und um für Kunden attraktiv zu bleiben. Im Bereich Kultur sind Urban Games Festivals die Hotspots größerer Ballungsgebiete. Die Kirche öffnet ihre Pforten und lädt zum Balancieren auf Hochseilen, um durch spielerischen Zugang zu fesseln. In der Psychologie ist spielerische Konfliktbewältigung als Therapieform angekommen, und sogar die einst eiserne Leitregel „mit Essen spielt man nicht“ wird durch Food-konzepte relativiert. Vorrangig werden 2 Arten von Spiel unterschieden: Während freies (Kinder)Spiel nach aktiver Beteiligung verlangt, die Kreativität, das Miteinander und die Entwicklung fördert, ist organisiertes Spiel durch ein Regelwerk gegliedert. Solch eine Strukturierung macht das organisierte Spiel erst möglich und verhindert, dass es sich in anarchische Tätigkeit verliert. In der Ausstellung benutzen Künstler die Strategie des Spielens, um selbst als Spielfigur eines großen Ganzen das System zu unterlaufen oder als Spielleiter traditionelle Spielvorstellungen zu dekonstruieren, indem sie Regeln verweigern oder verschieben. 23 Positionen aus dem lokalen und nationalen Raum präsentieren interaktive, gesteuerte und sich verselbstständigte Spiele, modifizierte Spielformen und korrumpierte Spielsachen.

Die Ausstellung wird am Freitag, 22. September 2017 um 19.30 eröffnet und bleibt bis 14.10.2017 von Mittwoch bis Samstag von 17.00 bis 20.00 Uhr zugänglich.

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(IT)
The Game

Un confronto estetico e interattivo con la tematica del gioco con, nella e intorno all’artecontemporanea.

Inaugurazione 22. 9. 2017, ore 19:30
Kunsthalle West Lana (BZ – Italia)

Walter Battisti, Walter Blaas/Werner Wallnöfer (Double uu), Armin Blasbichler, Francesco Bocchini, Julia Bornefeld, Arnold Mario Dall’O, Aron Demetz, Hannes Egger/Denis Isaia, Ulrich Egger, Michael Fliri, Irene Hopfgartner, Hubert Kostner, Cornelia Lochmann, Moradavaga (Eccli, Leitão), Judith Neunhaeuserer, Laurina Paperina, Massimiliano Pelletti, Christian Piffrader, Antonio Riello, Anna Scalfi, Markus Vallazza, Andreas Zingerle, Walking Chair

A cura di Lisa Trockner

La vita è un gioco, e chi sa giocarlo al meglio conquista la grande meta… cantavano i giovani del movimento Wandervogelgià agli inizi del secolo scorso. L’idea di padroneggiare la vita giocando è oggi più attuale che mai. Con la digitalizzazione sono andate sviluppandosi nuove forme ludiche che permeano profondamente pressoché tutti gli ambienti socio-economici, passando da un semplice “gioco da ragazzi” a un’autentica strategia di mercato: la gamificationè oggi il motore dell’economia e della ricerca sul presente. Con le aziende che scommettono su meccanismi ludici, come i premi o la raccolta punti, per motivare i dipendenti e fidelizzare la clientela. In ambito culturale è la volta degli Urban Games Festivals, gli hotspots delle grandi città. La chiesa apre i battenti invitando a stare in equilibrio sulle funi, puntando su un approccio giocoso per rapire l’attenzione. In psicologia il superamento ludico del conflitto si afferma come forma di terapia e persino la regola, un tempo ferrea, che metteva in guardia dal giocare con il cibo è ora relativizzata da nuovi progetti food.

Si distinguono principalmente due generi di gioco: mentre il libero gioco (infantile) esige una partecipazione attiva che promuove la creatività, la condivisione e la crescita, il gioco organizzato è strutturato da un insieme di regole. È tuttavia proprio questa strutturazione a rendere possibile il gioco organizzato, impedendo che finisca per perdersi nell’anarchia. In questa mostra gli artisti si servono della strategia del gioco e, proponendosi come figure di un grande disegno, sfidano il sistema oppure, dirigendone le mosse, destrutturano gli schemi di gioco tradizionali, con il rifiuto o il rimando delle regole. Ventitré voci della realtà locale e nazionale presentano giochi interattivi, guidati, ma anche autonomi, forme ludiche alterate e giocattoli corrotti.

La mostra rimane aperta fino al 14 ottobre -da mercoledì a sabato dalle ore 17 alle 20

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